LA SCUOLA CHE VORREI
Per ottenere una scuola perfetta bisognerebbe avere per ogni classe un buon gruppo classe. Ovvero la classe dovrebbe essere molto unita e i compagni dovrebbero trovarsi sempre in buona compagnia senza essere a disagio. Come sostiene anche la teoria psicoanalitica, la classe dovrebbe essere un campo di incontro e uno scontro di forze inconsce che con il tempo si rivelano. Per essere una buona scuola i docenti devono portare rispetto per gli alunni e gli alunni altrettanto ai docenti, quindi stabilire un buon rapporto di comunicazione. Per avevre un'ottima scuola bisogna trovarsi in un ambiente tranquillo magari in periferia della città per evitare eventuali distrazioni da parte dello studente. Come ci spiega la teoria umanistica, che al contrario di quella psicoanalista, l'umanistica si concentra sul comportamento del docente e i suoi effetti sull'alunno. Il docente per risultare efficacie deve essere molto flessibile cercando di trasmettere il suo interesse. Quindi l'alunno deve sviluppare una grande capacità di comprensione. Il docente inoltre dovrebbe proporre lavolri di gruppo, gite didattiche e laboratori, per fare in modo di non annoiare gli studenti. E infine come ci insegna la teoria sistematica, se l'alunno avesse
un calo nello studio o un improvviso insuccesso scolastico, dovrebbe intervenire un educatore. Esso favorirà la riorganizzazione nella classe ogni volta che lui o lei terrà neccessario. Individuerà la o le persone chiave in un gruppo e aiuterà i singoli individui in caso di neccessità. Quindi per avere una buona scuola gli educatori devono essere sempre presenti.
martedì 26 settembre 2017
venerdì 28 aprile 2017
LA STRUTTURA DELLA COMUNICAZIONE
- Per comunicare devono esserci delle persone che parlono o scrivono, e delle persone che leggono o ascoltano
- Si può comunicare anche con suoni, gesti, immagini, colori. A tutti questi segni viene attribuito un significato diverso che viene condiviso in un gruppo
- Roman Jakobson, uno studioso russo che ha studiato la comunicazione, sostiene che ci debba essere un mittente ovvero colui che trasmette un'informazione e un ricevente o un destinatrio utilizzando un codice
- Il mittente codifica un messaggio e il ricevente decodifica il messaggio
- Il mittente e il ricevente sfruttano un canale ovvero un mezzo fisico che trasporta le informazioni
- Il canale utilizzato può incorrere in qulche ostacolo, come ad esempio un rumore
CHE COSA E' LA COMUNICAZIONE E PERCHE' SI COMUNICA
- La comunicazione è uno scambio di messaggi
- Essa avviene tra tutti gli esseri viventi comunicando tra di loro con diversi mezzi: gesti, voce, postura del corp...
- Cominicare è un' attività fondamentale che permette l'adattamento all'ambiente di ciascun essere vivente
- Comunicando si trasmettomo emozioni, esperienze e informazioni
- Nella specie umana la comunicazione è particolarmente complessa, perchè deve trasmettere informazioni molto articolate e complicate. Per esempio: il linguaggio, abitudini, valori...
- I mezzi di queste comunicazioni sono svariati ovvero possono essere dei discorsi, racconti, libri, giornali, radio, televisione
- Per noi comunicare è un'esigenza quotidiana
L' OBLIO NATURALE
- L'oblio naturale è un fenomeno naturale di perdita parziale o totale dei ricordi
Esistono vari tipi di oblii per esempio: - decadimento della traccia mnestica
- inferenze o inibizione
- perdita della via di recupero
- rimozione
LE PATOLOGIE DELLA MENTE
La dimenticanza è spesso provocata da cause patologiche, da "malattie della memoria", raggruppate sotto il nome di amnesia
- Amnesia organica = può essere dovuta a traumi che danneggiano un' area del cervello. Non riescono più a ricordare che cos'è avvenuto prima del trauma
- Amnesia psicogene = esse sono spiegate dalla teoria della rimozione di Freud. Secondo lui l'amnesia infantile nasconde degli episodi della sessualità infantile.
- Amnesie sensili = esse sono legate all'invecchiamento e hanno difficoltà a ricordare delle informazioni
LA MEMORIA A BREVE E A LUNGO TERMINE
- La memoria a breve tempo comprende tutte quelle informazioni e dati raccolti in un tempo inferiore ai 30 secondi
- I due tipi di memoria a breve tempo più studiati sono: memoria fonologica e memoria visuospaziale
- Memoria fonologica = essa può contenere in media 7 elementi, numeri, sillabe o altri stimoli acustici
- Memoria visuospaziale = che riguarda la forma degli oggetti e la loro posizione nello spazio
- La memoria a lungo tempo invece le informazioni diventano delle traccie mnestiche o ricordi che possiamo archiviare per 10 anni
- essa si divide in 2 categorie: memoria esplicita e meoria implicita
- Memoria episodica o autobiografica = è il ricordo di eventi trascorsi della propria vita
- Memoria sematica = sono le conoscenze apprese
- Memoria emozionale = il ricordo di emozioni piacevoli o non piacevoli
- La memoria implicita invece immagazzina le conoscenze, le sequenze di momenti ecc...
LA MEMORIA SENSORIALE
- La memoria sensoriale è la registrazione di quanto è percepito dai nostri sensi, essa ha un numero elevato di informazioni ma per pochissimo tempo
- Esistono tanti tipi di memoria quanti sono i nostri canali sensoriali: udito, olfatto, tatto, vista, gusto
- I più studiati sono due: memoria visiva o ionica e memoria uditiva o ecoica
- Memoria visiva = essa ha una durata di cica 0,25 secondi. Per esempio se guardiamo un' immagine e poi sbattiamo le palpebre ci resterà impressa per qualche secondo
- Memoria uditiva = la traccia ha una durata di 2 secondi. Per esempio quando ricordiamo qualcosa che magari è stata detta nell'istante in cui eravamo distratti
- Questa memoria breve è il confine tra memoria e percezione
APPRENDIMENTO E MEMORIA
- Con memoria si intende la capacità di un individuo di conservare tracce della propria esperienza precedente
- L'aprendmento dipende dalla registrazione e dall'immagazzinamento delle informazioni, senza memoria non c'è conoscenza
- Il recuper delle informazioni è importante quanto il suo immagazzinamento per esempio: la sensazione di avere sulla punta della lingua una parola o un gusto che però non riusciamo a dire ma lo ricordiamo
- La memoria però non è una capacità illimitata ed è per questo che è selettiva e sceglie che cosa trattenere e cosa dimenticare
- E' difficile capire il suo funzionamento perchè la memoria non è un organo unitario ma un insieme di sistemi per tempo e spazio
giovedì 30 marzo 2017
INSIGHT
- improvvista scoperta di un nuovo modo d'interpretazione una situazione, collegando in una situazione gli elementi presenti.
- secondo il punto di vista della Gestalt la configurazione di una serie di elementi ha una maggiore importanza rispetto ad un solo elemento
- non nega importanza all'esperienza passata ma ci fa capire che ci sono altri modi per risolvere i problemi.
IL COONITIVISMO E IL COSTRUTTIVISMO
- molte delle domande che ci poniamo sull'apprendimento restano insoddisfatte dalle teorie che abbiamo considerato fino ad ora
- per rispondere a domande, alcune correnti della psicologia, hanno preso strade diverse dal comportamentismo
- il cognitivismo da importanza al ruolo attivo del soggetto e accorda maggior riglievo ai processi interni di esplorazione
- l'apprendimento non è una reazione di adattamento, processo che chiama in causa diversi componenti:
- memoria=ruolo piu importante, se non consideriamo le informazioni apprendere è impossibile
L' APPRENDIMENTO PER TENTATIVI ED ERRORI SECONDO THORNDIKE
-E. Thorndike propose un modello di: apprendimento per tentativi ed errori
-fece un esperimento sui gatti, collocati in delle gabbie-problemi
-Dopo una serie di prove ottengono il cibo e quindi i loro comportamenti sono finalizzati ad ottenerlo -per raggiungere il cibo il gatto deve uscire dalla gabbia schiacciando un pedale che apra una porta -quindi i gatti imparono ad uscire dalla gabbia
-Dopo una serie di prove ottengono il cibo e quindi i loro comportamenti sono finalizzati ad ottenerlo -per raggiungere il cibo il gatto deve uscire dalla gabbia schiacciando un pedale che apra una porta -quindi i gatti imparono ad uscire dalla gabbia
L'INSIGHT DI KOHLER"
-W.Kohler ha sottoposto un modello di apprendimento basandosi sugli scimpanzè, ha elaborato il concetto di "l'insight" che significa ILLUMINAZIONE, quindi, osserva il comportamento di questi scimpnzè
- per esempio prendendo una banana appesa in alto riuscivano a sfruttare la scatola e il bastone che si trovano nella gabbia
- per esempio prendendo una banana appesa in alto riuscivano a sfruttare la scatola e il bastone che si trovano nella gabbia
venerdì 24 marzo 2017
MAPPE COGNITIVE E L'APPRENDIMENTO LATENTE DI TOLMAN
- il comportamento vinene ridotto a una risposta meccanica dal comportamentismo, esso lascia poco spazio alle soggettività e alle informazioni da parte della mente
-quando facciamo qualcosa di nuovo ci sembrerà più difficile, invece è seemplicemente una reazione ad uno stimolo.
-Contro la riduzione ad una risposta meccanica, Tolman ha risvisto la tesi di Wadson e Skinner prendendo spunto dalla Gestalt e dalla psicoanalisi a contrario di loro due esso rifiuta lo schema SR (stimolo-risposta)
- afferma che nella nostra mente ci siano delle variabili intermedie, esse possono essere: cognitive e/o motivazionali
-Tolman parla di comportamento direzionale o finalizzato, esso svolge esperimenti nell'ambito dell'apprendimento, che può essere indipendete da un bisogno soddisfatto
-Anche noi come il ratto manifestiamo dei comportamenti esplorativi
-Attraverso le esperienze riusciamo a costruire le mappe cognitive grazie alle quali possiamo raggiungere la meta desiderata = apprendimento latente
domenica 29 gennaio 2017
LA COSTANZA PERCETTIVA
Un' altra strategia che mette in atto il cervello è la costanaza percettiva.
Per esempio noi sappiamo che un oggetto ha una certa grandezza ma da lontano ci appare più piccola. Alora ricustruiamo le dimensioni reali dell'oggetto basandoci sull'esperienza.
Riconoscimento dell' oggetto- se osserviamo una persona che corre, anche se le componenti di una persona si spostano, continuiamo a riconoscere la persona o l'oggetto.
Costanza di grandezza- quando un oggetto si allontana cambia l'immagine retinica che ne abbiamo ma correggiamo gli effetti della distanza
Costanza di forma- anche se un oggetto appare sotto un'angolazione diversa, continuiamo a perceprire la forma corretta.
Costanza di posizione- grazie all'esperienza riconosciamo che un oggetto è sempre lo stesso anche se ci muiviamo intorno ad esso e cambia l'immagine che ne abbiamo.
Costanza di luminosità e colore- la luminosità farà in modo che l'oggetto sembri di un altro colore.
LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITA'
La realtà ci risulta tridimensionale - alcuni oggetti sembrano più vicini altri più lontani, quando però le immagini arrivano sulla retina dell'occhio allora la realtà appare bidimensionale ovvero sembrano appiatite. Il cervello, senza che ce ne rendiamo conto, analizza le immagini sulla base di vari indizi, perciò stabilisce la distanza tra loro e la profondità.
Accomodazione- il nostro occhio mette a fuoco la luce riflessa dagli oggetti modificando la curvatura.
Divergenza binoculare- quando gli occhi sono a una certa distanza tra loro, ogniuno di loro manda al cervello un'immagine diversa.
Convergenza binoculare- per mettere a fuoco un oggetto, oerchè la sua immagine cada sulla fovea gli occhi devono compire una rotazione verso l'interno. Più l'oggetto è vicino maggiore sarà la rotazione.
Indizi pittorici- grandezza, interposizione, ombreggiatura
Indizi prospettici- posizione rispetto l'orizzonte, prospettiva lineare, prospettiva area
PERCEZIONE VISIVA E SCHEMI GESTALTICI
Il fenomeno della percezione è stato studiato per molto tempo dalla psicologia della forma.
Kurt Koffka si fece una domanda "perchè le cose appaiono come appaiono?", è proprio questo che la Gestalt studia. Essa ha dimostrato che la percezione sensoriale, sopratutto quella visiva, svolge un ruolo creativo.
Non registra in modo passivo i dati della realtà ma è attiva ovvero classifica e interpreta le sensazioni. La Gestalt e principlmente Max Wertheimer (fondatore della scuola) hanno individuoato i principi del ragruppamento degli oggetti. Si tratta di schemi innati che collegano e organizzano i dati che riceviamo attraverso l'organo della vista.
I principi fondamentali: vicinanza
somiglianza
continuità
chiusura
pregnanza
buona forma
esperienza passata
come percepiamo il mondo
COME PERCEPIAMO IL MONDO
Cervello e mente sono la sede dei processi cognitivi, è però fondamentale l'esistenza delle sensazioni.
Quando uno dei nostri organi di senso è colpito da uno stimolo fisico si genera una sensazione
= eccitazione nervosa.
Le sensazioni vengono unificate dal processo della percezione. Gli stimoli esterni ci colpiscono costantemente ma non possiamo reagire a tutti. Perciò esiste un ruolo dell'attenzione, una sorta di filtro che seleziona gli stimoli a cui rispondere.
I nostri sensi ricevono solo alcune sensazioni = limitatezza dei nostri sensi. A seconda dei sensi e delle capacità che una specie possiede, ogniuno percepisce il mondo in modo diverso.
domenica 22 gennaio 2017
L'ECOLOGIA DELL'APPRENDIMENTO:
il pensiero che interconette
La pedagogia - vive un rapporto molto stretto con lo sviluppo scietifico e tecnologico.
usare per l'insegnamento le conoscenze e i mezzi proposti dal progresso
Il cervello - è organizzato in reti neuronali.
L'immagine di un pensiero che interconnette spinge ad abbandonare un modello di insegnamento lineare a vantaggio di un modello di apprendimento circolare.
Per crearlo bisogna dare più peso alla pluridisciplinarità e alla interdisciplinarità.
E' fondamentale l'intercomunicazione tra i differenti campi di conoscenza per questo si parla di METODO ECOLOGICO, dove il sapere è interconesso e ogni parte è collegata.
E' meglio che il sapere venga costruito in modo analogico e multidirezionale, simile a una pagina web che contiene immagini e filmati.
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