domenica 29 gennaio 2017


LA COSTANZA PERCETTIVA 


Un' altra strategia che mette in atto il cervello è la costanaza percettiva
Per esempio noi sappiamo che un oggetto ha una certa grandezza ma da lontano ci appare più piccola. Alora ricustruiamo le dimensioni reali dell'oggetto basandoci sull'esperienza.

Riconoscimento dell' oggetto- se osserviamo una persona che corre, anche se le componenti di una persona si spostano, continuiamo  a riconoscere la persona o l'oggetto.
Costanza di grandezza- quando un oggetto si allontana cambia l'immagine retinica che ne abbiamo ma correggiamo gli effetti della distanza
Costanza di forma- anche se un oggetto appare sotto un'angolazione diversa, continuiamo a perceprire  la forma corretta.
Costanza di posizione- grazie all'esperienza riconosciamo che un oggetto è sempre lo stesso anche  se ci muiviamo intorno ad esso e cambia l'immagine che ne abbiamo.
Costanza di luminosità e colore- la luminosità farà in modo che l'oggetto sembri di un altro colore.

LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITA'


La realtà ci risulta tridimensionale - alcuni oggetti sembrano più vicini altri più lontani, quando però le immagini arrivano sulla retina dell'occhio allora la realtà appare bidimensionale ovvero sembrano appiatite. Il cervello, senza che ce ne rendiamo conto, analizza le immagini sulla base di vari indizi, perciò stabilisce la distanza tra loro e la profondità.

Per prima cosa bisogna considerare gli indizi fisiologici di profondità: 
Accomodazione- il nostro occhio mette a fuoco la luce riflessa dagli oggetti modificando la curvatura.
Divergenza binoculare- quando gli occhi sono a una certa distanza tra loro, ogniuno di loro manda al cervello un'immagine diversa.
Convergenza binoculare- per mettere a fuoco un oggetto, oerchè la sua immagine cada sulla fovea gli occhi devono compire una rotazione verso l'interno. Più l'oggetto è vicino maggiore sarà la rotazione.

Indizi pittorici- grandezza, interposizione, ombreggiatura
Indizi prospettici- posizione rispetto l'orizzonte, prospettiva lineare, prospettiva area


PERCEZIONE VISIVA E SCHEMI GESTALTICI 


Il fenomeno della percezione è stato studiato per molto tempo dalla psicologia della forma.
Kurt Koffka si fece una domanda "perchè le cose appaiono come appaiono?", è proprio questo che la Gestalt studia. Essa ha dimostrato che la percezione sensoriale, sopratutto quella visiva, svolge un ruolo creativo.

Non registra in modo passivo i dati della realtà ma è attiva ovvero classifica e interpreta le sensazioni. La Gestalt e principlmente Max Wertheimer (fondatore della scuola) hanno individuoato i principi del ragruppamento degli oggetti. Si tratta di schemi innati che collegano e organizzano i dati che riceviamo attraverso l'organo della vista.

I principi fondamentali:    vicinanza 
                                         somiglianza
                                         continuità
                                         chiusura
                                         pregnanza
                                         buona forma
                                         esperienza passata

come percepiamo il mondo

  COME PERCEPIAMO IL MONDO 




Cervello e mente sono la sede dei processi cognitivi, è però fondamentale l'esistenza delle sensazioni.
Quando uno dei nostri organi di senso è colpito da uno stimolo fisico si genera una sensazione 
= eccitazione nervosa.

Le sensazioni vengono unificate dal processo della percezione. Gli stimoli esterni ci colpiscono costantemente ma non possiamo reagire a tutti. Perciò esiste un ruolo dell'attenzione, una sorta di filtro che seleziona gli stimoli a cui rispondere.

I nostri sensi ricevono solo alcune sensazioni = limitatezza dei nostri sensi. A seconda dei sensi e delle capacità che una specie possiede, ogniuno percepisce il mondo in modo diverso.

domenica 22 gennaio 2017


L'ECOLOGIA DELL'APPRENDIMENTO:
il pensiero che interconette 



La pedagogia - vive un rapporto molto stretto con lo sviluppo scietifico e tecnologico.
 Essa ha due scopi: avvicinare gli sudenti a nuove discipline
                               usare per l'insegnamento le conoscenze e i mezzi proposti dal progresso

Il cervello - è organizzato in reti neuronali.
L'immagine di un pensiero che interconnette spinge ad abbandonare un modello di insegnamento lineare a vantaggio di un modello di apprendimento circolare.

Per crearlo bisogna dare più peso alla pluridisciplinarità e alla interdisciplinarità.
E' fondamentale l'intercomunicazione tra i differenti campi di conoscenza per questo si parla di METODO ECOLOGICO, dove il sapere è interconesso e ogni parte è collegata.

E' meglio che il sapere venga costruito in modo analogico e multidirezionale, simile a una pagina web che contiene immagini e filmati.